L’acqua del rubinetto è buona nonchè controllata e sicura. Sempre più italiani scelgono di berla. In questo modo, si risparmia e si contribuisce concretamente a diminuire le emissioni di CO2, date dal trasporto su gomma, e la produzione di plastica che serve per le bottiglie.
L’acqua in rapporto all’ambiente e all’inquinamento è un argomento molto trattato sempre più spesso dai media sia cartacei che online, soprattutto perché le iniziative per sponsorizzare l’acqua pubblica e i suoi benefici sono numerosi.
Il nostro Paese è il primo consumatore di acqua minerale in bottiglia e il terzo al mondo. Un dato allarmante, soprattutto se si tiene conto che solo il 18% delle bottiglie prodotte vengono trasportate con i treni, i quali causano la produzione di ben 910.000 tonnellate di CO2.
D’altra parte, sta aumentando la sensibilizzazione dell’opinione pubblica verso questo tema, rafforzata anche in seguito ai preoccupanti dati, resi noti dal WWF, nel suo “Living Planet Report”, uno studio che mette in risalto come nel 2030 i ritmi di consumo dell’acqua cresceranno, tanto da rendere indispensabile un doppio aumento delle risorse idriche attualmente disponibili.
Ebbene, per incoraggiare il consumo dell’acqua del rubinetto, è nato il concorso “The Message is the bottle” all’interno del Festival della Creatività 2010, che invita artisti e creativi a realizzare una bottiglia in vetro dedicata a raccogliere e servire l’acqua del rubinetto in tavola. In palio un iPad e l’iscrizione gratuita allo IED di Firenze.
L’iniziativa, è stata promossa da Publiacqua, Controradio, Legambiente, IED (Istituto Europeo di Design- Firenze) e Casa della Creatività. E’ riuscita a raccogliere 220 progetti in tutta Europa, i cui vincitori sono tutti italiani: Matteo Calosi e Francesco Bortone.
La bottiglia ideata sarà messa in produzione dai vetrai di Assovetro.