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La depressione dopo il parto è molto frequente tra le donne.

“A smile for Moms”, “Un sorriso per le mamme” è lo slogan del progetto promosso dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna a sostegno delle mamme in gravidanza per aiutarle contro la depressione post-parto.

Francesca Merzagora, presidente dell’Osservatorio dichiara: “Con il nostro slogan ‘Un sorriso per le mamme’ vogliamo prevenire la depressione in gravidanza e post-partum, per farle sentite meno sole in un momento in cui tutte pensano che siano felici. A marzo è stata presentata un’indagine su donne e depressione, e ci siamo resi conto che era il momento di fare qualcosa in ambito psichiatrico. Ora abbiamo un sito, per sensibilizzare la classe medica e l’opinione pubblica sulla vulnerabilità psichica delle neomamme. Sei centri in Italia si occupano di queste tematiche. Speriamo di arrivare ad avere in ogni regione un centro di assistenza, per rompere muro del silenzio”.

Nel Lazio non esiste ancora un centro di assistenza per questa problematica, per questo il governatore Renata Polverini desidera “mettere in campo strumenti importanti, per consentire a tutte di vivere quel momento come il migliore della propria vita”.

La campagna triennale dell’Osservatorio avrà una testimonial d’eccezione, l’attrice Maria Grazia Cucinotta.

Anche il Senato chiede al Governo l’impegno ad agire affinché all’interno degli ospedali operino realtà competenti in grado di offrire alla donna un’assistenza adeguata.

Il responsabile del ministero della Salute, Ferruccio Fazio, nel corso della presentazione della campagna contro la depressione in gravidanza e post partum, ha spiegato che entro febbraio saranno pronte le linee guida ministeriali sulla salute mentale.

Secondo una stima, la depressione perinatale colpisce circa il 16% delle donne. Il 13% presenta un disturbo dell’umore nelle prime settimane dopo il parto, e nei primi tre mesi postnatali con episodi depressivi maggiori o minori, mentre il 20% nel primo anno dopo il parto.

Eppure le forme diagnosticate e curate sono inferiori al 50%.

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