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Potrebbe bastare un semplice esame del sangue per individuare i bambini affetti da sindrome di Down. Questo eviterebbe alle donne l’amniocentesi, un esame invasivo che può portare all’aborto spontaneo. Ebbene, si tratta di un test sviluppato dall’Università di Hong Kong e dal King’s College di Londra.

Tale analisi sfrutta la piccola percentuale di Dna del bambino presente nel sangue della mamma durante la gravidanza e verifica l’eventuale presenza della copia extra del cromosoma 21, causa della sindrome di Down.

Se l’esito è positivo allora si procede alla conferma con l’esame tradizionale, invasivo e pericoloso per le gestanti.

Alla sperimentazione di quetso test si sono sottoposte 753 donne in gravidanza con il conseguente abbassamento del 98% del numero delle amniocentesi.

I ricercatori, hanno spiegato che il test però al momento è ancora troppo costoso e che ci vorrà qualche anno per renderlo di routine.

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