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Da uno studo condotto in Australia si apprende che coloro che sono, più esposti al sole e assumono maggiore vitamina D avrebbero un minor rischio di ammalarsi di sclerosi multipla.

Coordinato dall’Australian National University di Canberra, questa ricerca ha coinvolto 216 persone tra i 18 e 59 anni, associati a un gruppo di controllo formato da 395 soggetti.

Ebbene, le persone oggette dello studio, mostravano già i primi sintomi della patologia ma ancora non lo sapevano.

La coordinatrice dello studio, Robyn Lucas, ha spiegato sulla rivista americana “Neurology” che hanno scoperto che la possibilità di diagnosticare la malattia diminuiva del 30% per ogni “supplemento” di esposizione alla luce solare calcolato in base alle dichiarazione dei partecipanti e quantificato in circa 1.000 kilojoule.

Lo stesso valeva per la vitamina D: livelli più bassi sono stati associati a maggiori probabilità di sviluppare la malattia.

Si tratta del primo studio, con questi parametri di valutazione, che interessato persone già affette da questo male.

La ricerca, secondo gli studiosi è da approfondire e deve continuare, per questo consigliano cautela visto che il rischio di tumori cutanei è superiore con una lunga esposizione al sole.

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