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L’eccesso di peso patologico può causare complicazioni profonde, anche fatali, dovute alla conseguente insorgenza di malattie croniche come il diabete, lo scatenarsi di patologie a carico del fegato, lo sviluppo di ipertensione ed il rischio aumentato di cancro.

Ma non solo. Pesanti effetti sulla qualità della vita, si hanno anche a livello della sfera sociale, della vita professionale ed intima, ma anche per disagi di natura pratica, legati ad esempio alla mancanza di ambulanze piuttosto che di barelle abbastanza capienti, alle difficoltà nel trovare l’abbigliamento adeguato e così via.

L’obesità, quando l‘indice di massa corporea supera il valore di 40, deve far prendere in seria considerazione l’ipotesi di un intervento chirurgico.

In tal caso, la chirurgia bariatrica consente di ridurre il sovrappeso di una percentuale del 40-60%. Per questo, il dottor Lucio Rinaldi, esperto di disturbi del comportamento alimentare, spiega che, per non inficiare il risultato dell’intervento, occorre offrire anche un supporto psicologico ai pazienti, per spingerli a controllare le emozioni e a cambiare stile di vita non ricadendo nelle morse dell’obesità.

Al Policlinico Gemelli è attivo uno sportello psichiatrico che ha il compito di seguire il soggetto obeso dal pre al post-intervento. Un’iniziativa avviata da un anno e che vede uniti gli sforzi congiunti di psichiatri e chirurghi, a tutela della salute psicofisica del paziente

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