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Nonostante ieri la nube radioattiva, proveniente dal Giappone, sia arrivata sull’Italia, nel nostro Paese, non esiste un pericolo di esposizione a radiazioni.

A dichiararlo il presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), Andrea Mandelli, in riferimento proprio alle correnti d’aria tossiche provenienti da Fukushima.

Questo perchè, il viaggio attraverso gli oceani, avrebbe fatto perdere a questa nube la concentrazione di pericolosità.

Per Mandelli, il dramma accaduto in Giappone non deve suscitare allarmismi in Italia in merito alla salute.

Pertanto, l’assunzione di farmaci al di fuori dell’indicazione del medico è da considerarsi irrazionale e pericolosa, sottolinea l’esperto.

Ma le raccomandazioni non sono bastate e nelle farmacie c’è la corsa alle pillole a base di ioduro di potassio, sostanza che – in caso di incidente nucleare – viene somministrata per saturare la ghiandola tiroide (la più esposta agli effetti delle radiazioni) e capace di prevenire l’assorbimento di iodio radioattivo.

E, anche se il ministro della Salute, Feruccio Fazio – tranquillizza che si può mangiare al ristorante giapponese dove si trova pesce pescato in Italia o nel mare del Nord – è comunque fuga dai ristoranti nipponici.

Fazio sottolinea che l’unica accortezza è quella di “controllare che la soia sia stata confezionata prima dell’11 marzo”, giorno del disastro.

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