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Le mamme che durante la loro gravidanza vengono esposte a sostanze inquinanti prodotte dalla combustione incompleta di combustibili fossili nonché materiali organici, hanno un rischio maggiore di mettere al mondo bambini con problemi comportamentali.

A sostenerlo uno studio del Columbia Center for Children’s Environmental Health (CCCEH) e dell’Institute of Cancer Research in Inghilterra pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives.

Questi ricercatori hanno scoperto che in un campione di 215 bambini monitorati dalla nascita, quelli che presentavano alti livelli di un marker legato all’esposizione a inquinanti (come ad esempio i gas emessi dal traffico) nel sangue del cordone avevano piu’ probabilita’ problemi di iperattività, deficit di attenzione, ansia e anche depressione all’eta’ di 5-7 anni.

Tale marker è dato dagli ‘idrocarburi policiclici aromatici’ (IPA) e altri inquinanti trovati nel sangue del cordone.

In sostanza, sostengono gli esperti che in presenza di inalazione da parte della madre durante la gravidanza, di questi inquinanti, essi possono essere conseguentemente trasferiti attraverso la placenta e legarsi al DNA del feto, lasciando nel sangue un”impronta digitale’ specifica.

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