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Dal 1° maggio le autocertificazioni sul reddito, ossia quelle che servono a far riconoscere l’esenzione dal pagamento del ticket previsto per le prestazioni specialistiche, non saranno più valide in quanto dovranno essere verificate dai medici di famiglia.

A stabilirlo è un decreto del ministero dell’Economia datato 2009, ma intanto i medici sono contrari e chiedono che i controlli necessari debbano essere effettuati dalle Asl.

Giacomo Milillo, della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), si fa promotore nel manifestare questo disagio dei medici che per assolvere al nuovo incarico “dovrebbero sottrarre tempo a visite e pazienti”.

Secondo Milillo, i pazienti sarebbero “confusi sul da farsi, anche considerando le diverse indicazioni da parte delle differenti regioni”.

Ebbene le nuove norme dovrebbero combattere l’evasione sui ticket sanitari, in quanto è stato stimato che annualmente circa 1 miliardo di euro sarebbe sottratto dalle casse del Servizio Sanitario Nazionale, proprio grazie ad un 40% di pazienti che usufruiscono dell’esenzione senza averne diritto.

Il nuovo sistema consiste nel dare al medico l’onere, attraverso degli strumenti regionali, di cercare il codice di esenzione dal ticket del paziente per poi inserirlo nella ricetta.

Fin qui sembrerebbe una semplice incombenza ma per il paziente non presente nell’elenco della Regione, la cosa si complica.

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