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Il massaggio linfodrenante viene usato in estetica, per combattere il ristagno di liquidi e gli inestetismi della cellulite (causa del suddetto ristagno) ma viene praticato anche in campo medico in quanto molto utile sia prima che dopo un’operazione chirurgica.

La sua tecnica, facilita l’assorbimento dei liquidi presenti sotto l’epidermide, come nel caso di mastoplastica o di rinoplastica, ed è efficace per far diminuire il gonfiore delle parti interessate, coadiuvando così una guarigione completa, facendo riassorbire eventuali edemi.

Vediamo quali sono le manovre principali.

I movimenti che si praticano con il linfodrenaggio sono molto delicati e lenti, in quanto devono ristabilire il corretto flusso della linfa, che deve avvenire in modo naturale per non stressare i tessuti.

Si tratta in sostanza di leggere pressioni ripetute più volte con mani e pollici, che riportano la linfa in direzione del cuore e del terminus; è però sconsigliato sottoporsi a tale massaggio se si soffre di asma, tumore o problemi cardiaci.
Le quattro manovre di base praticate, durante il linfodrenaggio, sono chiamate: cerchi fermi, tocco a pompa, presa che attinge, tocco rotatorio. Il metodo Vodder fa si che la pelle non arrossisca durante o dopo il trattamento e che il massaggio non provochi nessun tipo di dolore.

Quali sono allora i benefici?

Il linfodrenaggio allevia il dolore agendo direttamente sul sistema parasimpatico. Eseguendo, inoltre, alcuni accorgimenti durante il trattamento, come l’usare una pressione adeguata e far restare il soggetto disteso a riposo per circa 30 minuti alla fine, si ottengono benefici fisici a 360 gradi.
Il Vodder è il metodo di applicazione più usato e può essere praticato non solo dai medici e fisioterapisti ma anche da estetiste (in centri specializzati). Viene definito anche linfodrenaggio manuale e viene effettuato senza l’aiuto né di oli né di creme in quanto le manovre di scorrimento non sono previste, sono, invece, effettuate solo quelle di pressione e di “pompaggio”. Alle manovre si alternano poi delle pause per rilassare ulteriormente i tessuti.

Esso venne ideato da un medico danese, Emil Vodder che insieme a sua moglie Estrid presentò questa tecnica durante un congresso di medicina a Parigi nel 1936.
E’ da allora, da quasi ottant’anni che il linfodrenaggio Vodder viene utilizzato in tutto il mondo ed è apprezzato in diversi campi, come metodo anti cellulite e come manovra fisioterapica capace di migliorare notevolmente l’aspetto della pelle e la salute generale.

Il linfodrenaggio può essere eseguito in tutte parti del corpo con un’eccessiva riduzione della circolazione linfatica. Nel caso degli arti è consigliabile effettuare prima un ecodoppler, per assicurarsi che non ci siano patologie.

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