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Da uno studio diretto da James Collins, dell’Università di Boston, arriva la notizia che lo zucchero sia capace di rendere i batteri più vulnerabili ai trattamenti farmacologici.

Secondo gli esperti, lo zucchero non ha poteri terapeutici ma se si aggiunge un pizzico (di glucosio e di fruttosio) nella formulazione dei farmaci antibiotici esso potrebbe amplificarne l’efficacia.

I batteri possono diventare inattivi e difendersi dall’attacco dell’antibiotico, per poi ritornare attivi a distanza di settimane o mesi.

Gli studiosi hanno scoperto, dunque, che lo zucchero agisce da stimolante nei confronti dei batteri, rendendoli quindi vulnerabili all’azione dei farmaci.

Ebbene, sembrerebbe che nei test sui batteri Escherichia coli (E. coli), responsabili delle infezioni urinarie, gli scienziati abbiano visto sparire il 99,9% dei batteri.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista ‘Nature’, e mette in risalto come lo zucchero possa essere efficace anche contro lo Staphylococcus aureus.

Gli scienziati, partendo da qui, vogliono verificare l’efficacia di questa scoperta anche contro la tubercolosi.

Lo scopo è quello di migliorare l’efficacia degli antibiotici disponibili piuttosto che inventarne di nuovi.

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