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Il 46,4% delle donne medico ha subito o continua a subire molestie sul posto di lavoro. A rivelarlo è il rapporto «Donne medico: indagine su lavoro e famiglia, stalking e violenze» realizzato dall’Ordine dei medici della provincia di Roma basandosi sulla base di un campione di 1500 dottoresse.

Dai dati raccolti dal sondaggio emerge che quasi una donna medico su quattro ha dichiarato di aver subito delle molestie. Nel 57,7% dei casi parliamo di episodi sporadici, mentre per il 30,6% i casi sono continuativi e nell’11,9% si tratta di episodi frequenti.

Il 4% delle donne medico, inoltre, ha dichiarato di essere stata vittima di vere e proprie violenze fisiche. Una percentuale allarmante, soprattutto se si pensa che tra le donne italiane in generale questo dato si attesta al 2,1%.

Ma nel 41% dei casi sembra che il molestatore sia il datore di lavoro o un superiore, mentre nel 25,4% si tratta di un collega.

Delle intervistate, il 52,8% ha anche dichiarato di lavorare in condizioni disagevoli: il 50,4% ha denunciato la difficoltà a ottenere promozioni e riconoscimenti, mentre il 13,5% ha ammesso di aver subito sanzioni e controlli immotivati.

Il 34,8% di avere problemi creati da altri nell’interagire con i colleghi con cui in precedenza andava d’accordo, e il 42,8% delle dottoresse ha denunciato di essere stata esclusa dalle riunioni importanti.

Il presidente dell’Ordine dei medici di Roma Mario Falconi ha voluto eseguire questa indagine, per far emergere il disagio di lavoro e di relazioni che le donne medico avvertono sia all’interno sia all’esterno dell’ambito lavorativo.

La cosa più sconcertante è che le discriminazioni, le vessazioni e le violenze vengono esercitate soprattutto verso le donne più fragili, che non possono ricorrere alla protezione dell’ambiente sociale e familiare.

Spesso, infatti, le vittime di queste molestie sono donne nubili, separate o divorziate.

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