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L’epilessia non è altro che una sindrome individuabile per il ripetersi di accessi di convulsioni o di altre manifestazioni parossistiche motorie, sensitive, psichiche, neurovegetative.

Esistono forme diverse di epilessia, ognuna con caratteristiche proprie.

Quella più comune è tipica del periodo infantile, anche se non è rara nelle persone adulte, in seguito a lesioni celebrali di natura traumatica, infettiva o tumorale.

Di frequente la malattia si risolve spontaneamente o presenta un netto miglioramento.

Gli effetti possono presentarsi con intervalli variabili da soggetto a soggetto; spesso sono anticipati da alcuni segni premonitori e dall’aura (malessere, cefalea, malumore, allucinazioni).

Nei confronti di questa patologia, esistono due situazioni distinte: le forme controllabili e quelle farmacoresistenti.

Le prime vengono trattate con farmaci assunti con una certa regolarità, per minimizzare gli effetti collaterali delle cure e di evitare i fattori che possono portare a un peggioramento (come la perdita di ore di sonno).

Le seconde, invece possono richiedere un intervento chirurgico, passando a una forma farmacologicamente controllabile.

Appena doveste sospettare che si dovesse trattare di una crisi epilettica, che di norma avviene dopo una o più crisi, è bene rivolgersi a un centro specializzato, dove sono presenti medici in grado non solo di fare la diagnosi, ma di stabilire anche il tipo di epilessia.

Ecco allora alcuni consigli per come fronteggiare quel momento:

1. Se il malato è steso a terra, metti un cuscino o qualcosa di morbido sotto la sua testa per evitare che durante le “scosse” possa farsi male.

2. Slaccia subito eventuali abiti stretti o accessori (cravatta, cintura ecc).

3. Terminata la convulsione giralo su un fianco o ruotagli di lato la testa per permettere alla saliva di fuoriuscire dalla bocca.

4. Cerca di parlagli con calma e ricorda che ha bisogno di alcuni minuti per riprendersi.

5. Quando ha ripreso conoscenza aiutalo ad alzarsi lentamente.

6. In genere una crisi può durare dai 30 ai 40 secondi e cessa spontaneamente.

7. Nel caso in cui si dovesse prolungare per più di 10 minuti, è necessario chiamare un’ambulanza.

8. Cerca di non fare bere il paziente e non insistere con le domande, durante la crisi non può risponderti.

9. Non cercare di aprirgli la bocca per impedire il morso o il rovesciamento della lingua. Non tentare di bloccargli le gambe e le braccia. Lascialo libero di muoversi in assoluta libertà.

Un pensiero su “Come soccorrere una persona durante una crisi epilettica”
  1. non intervenendo su bocca e lingua tenendo aperto tra eccesso di salivazione e digrigno dei denti in nessun caso si rischia il soffocamento?si gira di fianco solo dopo p anche durante?

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