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Sono scaduti già due mesi i tempi per comunicare all’Agenzia delle Entrate che si intendono sottoporre i proventi da canone di locazione al nuovo regime fiscale. Così è il momento di fare un bilancio delle adesioni.

Nonostante, non sia ancora molto nota, la cedolare secca del 21% (19% per determinati centri ad alta intensità abitativa e il canone concordato) stanno riscuotendo molto successo.

Quasi il 50% dei proprietari di seconde case, preferisce il nuovo regime di tassazione, ma a guidare la classifica per i nuovi contratti con la cedolare secca è il Sud, in particolare Catania, con un tasso di adesione che supera il 70%. Più basse le percentuali a Bologna (47%), Firenze (35%), e a Torino (34%).

Con il nuovo regime fiscale, si vuole premiare coloro che hanno un reddito Irpef più alto e i contribuenti in queste condizioni, sono naturalmente al Nord.

La risposta positiva delle adesioni al Sud con una media del 64%, potrebbe dipendere dal fatto che molti affitti in nero sarebbero stati regolarizzati.

A dimostrarlo, appunto i dati sui contratti “rinnovati” con la nuova tassazione. Quindi, la riforma è stata azzeccata, ottenendo i risultati auspicati, facendo emergere gli affitti sommersi.

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