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Secondo un recente studio, il colore bruno che la pelle assume grazie all’abbronzatura, svanisce in meno tempo rispetto a quanto si è impiegato per ottenerlo.

A sostenerlo, una ricerca condotta dagli studiosi della Società di Psicologia Inglese, che sono arrivati alla conclusione che l’abbronzatura non è altro che un meccanismo di difesa dell’organismo, che deve difendersi dai raggi ultravioletti del sole.

L’esposizione della pelle alla luce del sole, fa si che il corpo produca la melanina, una sostanza pigmentosa, i cui granuli filtrano i raggi ultravioletti, formando una specie di barriera protettiva per la pelle.

Quest’ultima, a dire degli esperti, si innalza in circa tre giorni, ma per quanto sia un meccanismo di difesa, è comunque necessario sempre proteggere la pelle con un’alta protezione, soprattutto per le prime esposizioni. Anche perché i raggi ultravioletti (UVA e UVB), hanno una potenza e in’intensità diversa.

I primi arrivano più in profondità generando la produzione di melanina, i secondi, invece, sono i più superficiali e possono causare le scottature.

Per questo, è opportuno, l’impiego nei primi giorni, di un alto fattore di protezione, e per mantenere la pelle più abbronzata è bene seguire un’alimentazione sana ed equilibrata, assumendo cibi freschi, ricchi di betacarotene, vitamine e sali minerali, come frutta e verdure di stagione, bere molta acqua e usare dopo le esposizioni, creme idratanti per aiutare la nostra pelle a non seccarsi.

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