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Il 27 settembre il pianeta è andato in rosso, in occasione del Earth Overshoot Day. La minaccia di bancarotta è reale e costerebbe più del tracollo della Grecia.

In sostanza, abbiamo consumato tutte le risorse rinnovabili di cui la Terra disposizione e per andare avanti dobbiamo indebitarci, ovvero utilizzare ricchezza che non ci appartiene.

Continuando, infatti, a consumare con questo ritmo, si tagliano foreste che non fanno in tempo a riformarsi; si finisce con il pescare i pesci da banchi a cui non si lascia neppure il tempo di riprodursi, si utilizza dell’acqua fossile, prelevata da fonti che non si autoalimentano; e le fonti di energia fossile (come quelle di gas, carbone, petrolio ecc.) si stanno anch’esse esaurendo.

Ad affermare ciò, il Global Footprint Network, un’organizzazione internazionale che promuove la sostenibilità in modo ecologico, usando uno strumento di contabilità ambientale capace di misurare quante risorse naturali abbiamo, e quante ne usiamo.

Ed è proprio dai risutati raccolti che emerge che ci vorrebbe un pianeta di riserva, ma non c’è e quindi è importante consumare di meno, anche tenendo conto che i consumatori aumentano a disminura e tra poco la Terra conterà oltre 7 miliardi abitanti.

Ad esempio grazie alla tecnologia potrebbe migliorare lo stile di vita, secondo Roberto Brambilla della Rete Lilliput, l’ideale sarebbe quello di ridurre il consumo di carne, di utilizzare i mezzi pubblici, e di fare in modo di non usare più la carta, spostando tutte le informazioni sul web.

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