A Sidney, si sta presentando uno scenario molto preoccupante. Dalla nave cargo Rena, dopo l’urto con gli scogli nei pressi di Tauranga, stanno iniziando a fuoriuscire petrolio e altre sostanze pericolose.
La lingua di petrolio immersa in mare ha già raggiunto i 6 km. Ad esserne colpita è soprattutto la baia dell’Abbondanza (bay of Plenty) situata sulla barriera corallina Astrolabe, uno dei posti più belli al mondo e della Nuova Zelanda.
Gli ambientalisti temono che questa situazione possa sfociare in una catastrofe ecologica marittima, la più grave degli ultimi decenni avvenuta in Nuova Zelanda. Un gruppo di esperti, e di volontari sono già al lavoro nel disperato tentativo di riuscire a salvare gli animali e i volatili che portano sul loro corpo i segni del petrolio. Il ministro dei Trasporti, Steven Joyce, ha spiegato che c’è la preoccuapazione che la nave possa spezzarsi in due e affondare.
Su essa, pare fossero stati stoccati 2.100 container e nelle stive abbia 1.700 tonnellate di olio pesante.