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Nel mondo, sono 34 milioni le persone affette dal virus dell’Hiv. Ad affermarlo l’ultimo rapporto del Programma congiunto delle Nazioni Unite sull’Hiv/aids (Unaids) da cui emerge, che i decessi ”sono scesi ai livelli più bassi dai picchi registrati dall’epidemia”.

Resta comunque l’allarme ed è importante la prevenzione, nelle scuole per gli adolescenti che iniziano ad avere il primo rapporto intimo, giovanissimi, e nella società affinché ci sia informazione e coscienza, nell’approcciarsi ai rapporti intimi relativamente ai rischi che si corrono nella trasmissione. Pertanto, è opportuno, evitare rapporti occasionali o con partner non protetti e a rischio.

Le persone, secondo quanto sottolinea l’Unaids, che convivono con l’Hiv oggi vivono più a lungo rispetto a prima, i decessi, infatti legati all’Aids sono in diminuzione a causa degli effetti della terapia antiretrovirale salvavita.

Attenzione, però, per curarsi, è bene accorgersi in tempo di esserne affetti, e per questo, è anche opportuno sottoporsi ad un esame specifico, che oggi può essere fatto in forma anonima. Qualora non si facesse, si rischierebbe di fare del male a se stessi e agli altri.

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