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Una delle più brutte patologie che possono colpire l’organismo umano è il tumore: ce ne sono di diversi tipi, e possono attaccare organi diversi. In tal caso alcune cellule impazziscono, dando origine a masse neoplastiche che, sempre meno, per fortuna, conducono alla morte.

Così, nel 2001 a Pavia è stato creato dal fisico Ugo Amaldi e voluto anche da Umberto Veronesi il primo centro di adroterapia, ossia una nuova forma di radioterapia che utilizza, invece dei raggi X, dei fasci di particelle pesanti, dette appunto adroni tra i quali ci sono gli ioni di carbonio e i protoni, efficaci per trattare un’ampia gamma di patologie, prevalentemente ma non esclusivamente tumorali.

A 10 anni dalla realizzazione di questo centro, l’istituto è riuscito dopo diversi test a raggiungere il suo primo scopo: infatti, il primo malato affetto da un tumore raro, situato nella testa, ha potuto sperimentare questa nuova terapia con ottimi risultati.

Da qui il professor Roberto Orecchia, direttore scientifico del Centro, ha spiegato che la struttura si è prefissato di voler diventare un centro dove saranno inviati dei casi particolari.

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