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L’alimentazione condotta dagli italiani supera di dieci volte le necessità giornaliere di sodio. Pare infatti, che a questo, si aggiungano poi anche gli eccessi delle festività che contribuiranno ad innalzare ulteriormente tale consumo.

Ogni grammo di sale conterrebbe circa 0,4 g di sodio; così, in condizioni normali il fabbisogno di un adulto è pari a 100-600 mg di sodio al giorno, ossia a circa 0,25-1,5 grammi di sale.

Nella classica dieta mediterranea, sebbene sia bilanciata, ad esempio, vengono apportati in media circa 12 grammi di sale al giorno, superando conseguentemente le reali necessità giornaliere di sodio.

Eppure, si sa che il sodio, se assunto in eccesso, è il nemico numero 1 per la salute. In parole povere, il consumo eccessivo di sale può condurre o contribuire alla comparsa di alcune patologie come: osteoporosi, ossia la perdita di calcio nelle ossa; l’ipertensione arteriosa e la comparsa di malattie cardiocircolatorie; oltre ad essere anche causa di obesità e sovrappeso.

Il primo passo è dunque quello di ridurre il consumo di sodio, per fare questo, si devono evitare tutti quegli alimenti che ne possiedono livelli alti, quali ad esempio i cibi confezionati, quelli conservati sotto sale o trasformati (come insaccati, formaggi, patatine, ecc.).

Se si mangia fuori casa, è poi fondamentale chiedere che non venga aggiunto sale extra ai pasti.

A casa, è importante usare poco sale durante la cottura degli alimenti; e nell’acqua della pasta è meglio aggiungere il sale a cottura quasi finita e non all’inizio.

E nel condimento, basta usare spezie, limone o aceto al posto del sale.

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