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Un nuovo studio è stato condotto da uno scienziato della Nasa mettendo in evidenza le 14 misure chiave per il controllo dell’inquinamento: le quali, se attuate, potrebbero riuscire a rallentare il ritmo del riscaldamento globale, migliorare conseguentemente la salute della popolazione del pianeta ed incrementare anche la produzione agricola.

La ricerca, che è stata coordinata da Drew Shindell del Nasa Goddard Institute for Space Studies (Giss) di New York City, e mette in risalto che concentrandosi su queste azioni è possibile rallentare il riscaldamento globale entro il 2050. Ma non solo. Sarebbe, infatti, possibile aumentare anche i raccolti prevenendo così centinaia di migliaia di morti premature che si verificano ogni anno.

Tale studio, si è concentrato su 14 azioni che, secondo l’analisi, apporterebbero enormi benefici al clima. Si tratterebbe, dunque di interventi per ridurre il rilascio di carbone e metano, inquinanti che sono la causa del cambiamento climatico danneggiando la salute respiratoria.

Secondo i ricercatori, a livello mondiale potrebbero essere evitate tra 700.000 e 4,7 milioni di morti premature mettendo in atto: la rilevazione e il blocco di fughe di gas dalle miniere di carbone, dai pozzi di petrolio, dagli impianti di gas naturale. Riducendo le perdite lungo le condotte, mettendo fine alle emissioni dalle discariche cittadine, revisionando gli impianti per il trattamento delle acque reflue, controllando le emissioni da letame nelle aziende agricole, installando filtri sui veicoli diesel, bloccando poi la circolazione di quelli altamente inquinanti, aggiornando fornelli e caldaie e passando a tipi di combustione più pulita.

Così facendo, ne trarrebbero dei vantaggi sia il pianeta, che la salute delle persone.

Un pensiero su “Nasa: le azioni antismog per rallentare il riscaldamento della terra”
  1. Anzichè continuare a rincorrere le teorie dei “catastrofisti”, sarebbe ora che si smettesse di giocare e si indirizzassero tutti quegli enormi capitali che tale speculazione climatica sta sperperando per affrontare i veri problemi dell’umanità, cioè la FAME nel Mondo.
    Questo si darebbe un enorme contributo a salvare milioni di esseri umani che hanno avuto solo la sfortuna di nascere in Paesi sotto-sviluppati dove l’energia non è ancora un bene disponibile alle masse.

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