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La cataratta si pensa che sia un disturbo che colpisce le persone anziane, ma purtroppo, non sempre è così. Esiste infatti anche quella detta congeita, che colpisce invece i bambini.

A Modena, è stato eseguito il primo intervento innovativo che ha permesso di asportare la cataratta su una neonata di 3 mesi e impiantarle un cristallino artificiale, capace di scongiurare la possibilità di danni irreversibili al corretto sviluppo visivo della bimba.

Ebbene, la cataratta non è altro, che un processo di progressiva perdita della trasparenza del cristallino, ossia della lente che permette di mettere a fuoco le immagini.

Così, grazie a questo innovativo intervento è stata utilizzata una nuova tecnica chirurgica mini-invasiva che consiste nell’esecuzione di microincisioni della cataratta (B-MICS). Si parla che entro l’anno di età l’incidenza della cataratta sia di 2,49 casi ogni 10.000 nati.

Tale intervento, è durato circa 40 minuti, ed è stato eseguito dal prof. Gian Maria Cavallini del reparto di Oftalmologia del Policlinico di Modena.

Il professore ha spiegato, infatti, che in presenza di questa patologia nei bambini, è fondamentale intervenire entro 2-3 mesi dalla nascita, essendo questo il periodo più importante per lo sviluppo delle capacità oculari, in quanto qualora si presentasse una cataratta, queste potrebbero non svilupparsi correttamente.

Pertanto, con questa nuova tecnica mini invasiva, si potranno ora eseguire delle minime incisioni per mezzo di strumenti di ridotte dimensioni, indispensabili quando si ha a che fare con degli occhi di bambini così piccoli.

Nel caso dunque, di questa piccola paziente, la cataratta è stata sostituita con un cristallino asferico pieghevole, che permetterà il recupero immediato della trasparenza dei mezzi ottici per un corretto sviluppo neurosensoriale.

Il decorso postoperatorio è stato normale e la piccola è tornata già a casa in attesa di essere chiamata per l’intervento all’altro occhio, previsto fra qualche settimana.

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