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Dai dati raccolti, durante il Congresso Nazionale della società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (Siprec), tenutosi a Napoli nei giorni scorsi, è emerso un identikit ben preciso e piuttosto preoccupante, dei bambini italiani.

Ebbene, essi sarebbero grassi e pigri e il 6% rischierebbe addirittura la vita per l’eccesso di grasso nel sangue. In Italia, sarebbero, infatti, circa 250 mila i bambini con valori elevati di grassi nel sangue, e di questi, circa 100 mila sarebbero affetti da iperlipidemie familiari.

Un alto tasso di grassi nel sangue, può essere, in genere causato, da una predisposizione genetica, ma anche da un’alimentazione scorretta, nonché uno stile di vita sbagliato.

A tal fine, i pediatri consigliano, di sottoporre i propri figli, ad un esame del sangue per rilevarne il tasso di colesterolo, l’HDL e i trigliceridi, suggerimento che va soprattutto a coloro che hanno delle predisposizioni genetiche.

Per poter dire che i propri bambini conducono una dieta corretta ed equilibrata, dicono gli esperti, è importante che i grassi non superino il 30% delle calorie giornaliere, perché da tale indagine, si apprende anche, che l’80% dei bambini in età scolare salta la prima colazione, conduce una dieta monotona con troppi spuntini, e fa poca attività fisica.

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