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La salute degli italiani è veramente in pericolo. Sono aumentati, infatti, negli ultimi anni, i fattori di rischio, diminuendo tra l’altro, la risposta dei servizi pubblici e facendo risparmiare così le Regioni sulla prevenzione.

La crisi sta consumando la ‘rendita’ del Paese da un punto di vista della salute dei cittadini ma anche sul versante sanitario. La situazione è insostenibile, soprattutto in quelle Regioni che sono sottoposte ad piano di rientro.

Questo è quanto emergerebbe dalla nona edizione del Rapporto Osservasalute (2011).

Infine, la quota di italiani che potrebbe finire sotto la soglia di povertà, a causa della crisi finanziaria, sale per una famiglia su 4. A sostenerlo è anche il direttore dell’Osservatorio nazionale per la salute nelle Regioni italiane, Walter Ricciardi, in un Rapporto Osservasalute 2011, presentato all’Università Cattolica di Roma.

Sembra poi, che si consumino minori quantità di verdure, si risparmi sullo sport, e che le incertezze economiche facciano aumentare il carico psicologico facendo crescere pertanto, il consumo di farmaci antidepressivi, aumentato di oltre quattro volte in una decade, passando da 8,18 dosi giornaliere per 1000 abitanti nel 2000 a 35,72 nel 2010.

L’attuale situazione, tra l’altro, potrebbe portare ad un incremento dei suicidi (i dati attestano che in Italia vi è stato un aumento del numero di suicidi tra il 2006, quando i casi registrati erano 3.607 e il 2008, dove sono stati 3.799) e delle morti legate all’uso/abuso di bevande alcoliche e droghe.

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