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Il Marsili è un vulcano sommerso che si trova nel Tirreno meridionale, a circa 140 km a nord della Sicilia e circa 150 km dalle coste della Campania, dal fondale ha un’altezza di oltre 3mila metri, e potrebbe essersi risvegliato.

Le sue dimensioni incutono molto timore, in quanto l’enorme montagna sottomarina è lunga 70 chilometri e larga 30 e la vetta del suo cratere è a 450 metri dalla superficie del mare. Una possibile eruzione di questo vulcano sottomarino, scoperto negli anni Venti del secolo scorso, potrebbe distruggere tutto il Sud Italia.

Già lo scorso anno, si sono registrati diversi terremoti in questa area ed in Sicilia. Recenti sono quelli registrati in Calabria e Basilicata e addirittura i terremoti al Nord potrebbero avere un nesso.

Le frane lungo i versanti del vulcano fanno presagire appunto in un risveglio. Alcuni geologi e sismologi sostengono che le scosse del Centro-Nord, siano imputabili all’attività sismica del Marsili, che ha potuto accentuarne l’intesità.

Secondo Franco Ortolani, ordinario di Geologia e Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio “Bisogna al più presto organizzare sistemi di difesa dei litorali”, e in tempi non sospetti aveva lanciato un allarme tsunami per le coste tirreniche.

Le isole Eolie potrebbero svolgere un ruolo di “sentinelle”, annunciando in anticipo l’arrivo dell’onda di maremoto.

3 pensiero su “Il Sud a rischio terremoti e tsunami: preoccupa il vulcano sommerso Marsili”

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