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Claudio Baglioni in un’intervista alla rivista “A”, esprime anche le sue simpatie in politica: “Se proprio devo collocarmi, diciamo che sono al centro, con un’attenzione maggiore verso le tematiche dei progressisti piuttosto che quelle conservatrici. Negli Stati Uniti sarei un liberal”.

Il cantautore romano, fa questa rivelazione a meno di una settimana dalla X Edizione del Festival “O’Scià” la tre giorni di incontri e musica, il cui appuntamento è dal 27 al 29 settembre sulla spiaggia della Guitgia a Lampedusa.

O’Scià, è rassegna di arti e musica, ideata e realizzata dallo stesso Baglioni e dalla Fondazione O’ Scià, dedicata al tema dell’integrazione culturale e all’immagine di una delle aree più affascinanti dell’intero Mediterraneo, ossia l’arcipelago delle Pelagie.

Quest’anno la manifestazione è stata battezzata con il nome di “CiaO’scià“, e si tratta di un’edizione speciale in occasione appunto dei dieci anni, il cui scopo, è quello di far riflettere sul difficile momento che attraversa il Paese, dando alla musica e alla sua capacità di “ricaricare”, nonché di trasmettere buona energia e voglia di ripartire, un messaggio positivo di rinascita e speranza per il futuro.

Baglioni dice infine: “Nella politica non mi ritrovo. In passato ho votato per i repubblicani: non so perché, ma mi sembravano seri. Qualche volta anche per i comunisti, ma soltanto quando c’era Berlinguer, poi mai più. Ho molti amici missionari. Casini? Siamo amici, è una persona gradevole. Anche se devo dire che in quell’area mi piace molto il ministro Andrea Riccardi, finalmente una persona competente al posto giusto”.

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