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L’Imu, la tassa sugli immobili di proprietà imposta dal governo Monti, toccherà anche la Chiesa.

Eppure, pare che il governo, secondo quanto riportato su “Repubblica”, starebbe varando una modifica sul regolamento della dichiarazione dei redditi che permetterebbe alla Chiesa e agli enti no profit di avere un’imposta più leggera grazie ad una modifica del loro statuto per apportare entro dicembre di una riduzione.

In parole povere si sta trovando una definizione precisa per questo tipo di soggetti (e non per i privati o per le imprese schiacciati dal peso delle tante tasse) di quello che rappresenta un’attività commerciale in un contesto immobiliare, se parte di questa proprietà è destinata ad un’attività che porta profitti (come ad esempio ostelli, mense, esercizi), sarà possibile evitare il versamento.

Che assurdità!

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