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Un gruppo di ricercatori della Oxford University ha aggiornato il calcolo del BMI, ovvero l’indice di massa corporea adoperato per calcolare il peso forma, con una nuova formula più precisa che identifica la quantità di grasso effettiva del corpo.

Ebbene, il calcolo classico (peso/altezza al quadrato) è un’operazione matematica molto semplice risalente al 1830, ideata dallo scienziato belga Adolphe Quetelet.

In sostanza, però, dicono gli esperti, si tratterebbe di una stima approssimativa che non tiene conto delle persone basse e di quelle molto alte.

Questi ricercatori spiegano ”Il nostro algoritmo è invece preciso perché bilancia più accuratamente il peso con l’altezza”.

Il nuovo calcolo, infatti, sarebbe più complesso rispetto al precedente e si realizzerebbe cosi’: 1,3 moltiplicato per il peso; il risultato deve essere diviso per l’altezza elevato a 2,5.

Con il calcolo classico le persone besse finiscono per pesare più delle magre rispetto al reale e le persone molto alte pensano di essere più grasse di quanto in realtà lo siano.

Con il nuovo calcolo, invece, chi misura meno di 1 metro e 52 guadagna 1 punto di BMI, chi al contrario si avvicina ai 2 metri di altezza perde 1 punto.

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