Spread the love


Archiviata la polemica sui decibel scaturita con il sindaco Giuliano Pisapia, al quale il cantante aveva chiesto un “gesto sociale” per alzare il volume della musica, Lorenzo ha infiammato la folla giunta allo stadio Meazza per ascoltare tutti i suoi più grandi successi. Una festa sold out che ha fatto ballare oltre 50 mila persone.

“Backup Tour – Lorenzo negli stadi” non è solo una festa per celebrare i suoi primi 25 anni di carriera, ma è anche “condivisione”.

Durante lo show, il cantautore non si risparmia, cerca di prendere per mano lo spettatore conducendolo a ballare ma anche pensare, riflettere ed evadere dalla società dei tempi nostri. E’ un concerto, un po’ rock ‘n roll, un po’ Elvis ma anche David Bowie, Jovanotti divide il suo spettacolo in 5 parti ricche di note e colpi di scena.

Lo spettacolo è stato aperto sulle note introduttive di “Django”, dal film di Tarantino, ma le musiche sono quelle di “Lo chiamavano Trinità” firmate da Franco Micalizzi.

Subito dopo, Jovanotti è partito con l’allegra “Ciao Mamma” e ha continuato con “Megamix”, “Mix”, “Gimme Five” che è stata scelta per cantarla per la prima volta dal vivo dopo tanti anni. E ancora “Non m’annoio”, “Tensione evolutiva” con giochi di luce hi-tech che riproducono il suo alter ego.

Lorenzo, ha poi proseguito con “Safari”, “Mezzogiorno”, “La mia moto”, “Serenata rap”, “Questa è la mia casa” e “Mi fido di te”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.