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Da oggi la Croazia fa parte anch’essa dell’Ue, è il 28esimo Stato membro. Durante la notte, infatti, sono iniziati i festeggiamenti, tra fuochi d’artificio, salve di cannoni e l’Inno alla Gioia di Beethoven che è risuonato per le vie di Zagabria.

Ma la Croazia, si unisce all’Unione Europea in un periodo molto critico per l’economia. Infatti, secondo un rapporto che arriva da Bruxelles, pubblicato lo scorso 29 maggio, l’esecutivo comunitario potrebbe avviare in tempi brevi una procedura per deficit eccessivo contro la Croazia, per sforamento del tetto sul deficit di bilancio.

Il debito croato al momento è pari al 54% del Pil, ma, secondo la Commissione, supererà di molto la soglia del 60% nel 2014, oltre i limiti fissati dall’Ue.

Zagabria prevede per quest’anno una crescita economica pari allo 0,7% e del 2,4% per il prossimo anno, mentre la Commissione mette già in conto un arretramento del Pil croato dell’1,0% nel 2013 e considera una debole ripresa per il 2014, pari allo +0,2%. Il deficit di bilancio dovrebbe arrivare dunque quest’anno al 4,7% del Pil e rischiare di salire nel 2014 al 5,6%, al di sopra del tetto del 3% previsto dall’Ue.

Ma non è tutto. Sì perché, anche la disoccupazione, è salita oltre il 20%.

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