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Si parla già di sedici morti e di un numero imprecisato di dispersi, strade e case allagate per l’esondazione di fiumi, e centinaia le famiglie sfollate. Poi ancora black-out elettrici, disagi alla circolazione stradale e ferroviaria, ritardi nei collegamenti aerei e marittimi, scuole chiuse. Questo il primo bilancio dei danni causati dal passaggio del ciclone Cleopatra in Sardegna.

Da Olbia a Cagliari “Cleopatra” ha lasciato una scia di morte e devastazione. Il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha sentito al telefono il premier Enrico Letta, che ha convocato urgentemente a Roma il Comitato operativo di Protezione civile per fare il punto della situazione.

Intanto il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, sta effettuando un sopralluogo nelle zone più colpite.

La Sardegna è in ginocchio. Si contano oltre 600 interventi di soccorso dei vigili del fuoco e quattro sezioni operative di vigili del fuoco sono partite dal Lazio e dalla Toscana per aiutare nelle operazioni di soccorso. Centinaia gli interventi: nella provincia di Nuoro i comuni più colpiti sono quelli di Bitti, Lula, Onani, Oliena, Macomer, Orgosolo, Orosei, Gastelli, Dorgali e Nuoro città. Sulla strada Nuoro-Oliena sono crollati i ponti a Norgheri e nuraghe di Badu `e Chercu e sulla Nuoro-Orgosolo è crollato il ponte presso la diga in costruzione di Cumbidanovu a Orgosolo.

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