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Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del presidente del Consiglio, e dei ministri dell’Interno, dell’Economia e Finanze, un decreto legge sull’abolizione della seconda rata dell’IMU, l’alienazione di immobili pubblici e la Banca d’Italia. Ecco quali sono i principali punti:

– SECONDA RATA IMU: abolita la seconda rata del 2013 sull’abitazione principale ad eccezione degli immobili classificati nelle categorie A/1, A/8, A/9. E per quanto riguarda l’IMU agricola per i fabbricati rurali e per gli imprenditori agricoli professionali, relativamente ai terreni è prevista l’esenzione totale dal pagamento della seconda rata.

– ALIENAZIONI IMMOBILI PUBBLICI: varate le norme che facilitano il processo di dismissione del patrimonio immobiliare pubblico, in particolare è stata estesa anche alle Regioni e agli Enti locali la possibilità di cedere beni immobili a Cassa Depositi e Prestiti.

– BANCA D’ITALIA: per assicurare ad essa un modello di governance che ne rafforzi l’autonomia e l’indipendenza, nel rispetto dei Trattati Europei, il decreto legge stabilisce nuove norme relativamente al capitale e agli organi dell’istituto. La Banca d’Italia è autorizzata ad aumentare il proprio capitale attraverso le riserve statutarie sino a euro 7,5 miliardi. La Banca potrà inoltre distribuire i propri dividendi annuali per un importo non superiore al 6% del capitale. Ciascun partecipante al capitale non potrà possedere una quota di capitale superiore al 5%. La Banca d’Italia inoltre, potrà acquistare le quote di partecipazione in possesso di altri soggetti. Il nuovo decreto amplia infine il novero dei soggetti italiani ed europei che possono detenere quote del capitale. I soggetti autorizzati possono essere: banche, fondazioni, assicurazioni, enti ed istituti di previdenza, inclusi fondi pensione. Per effetto di questa modifica normativa, le banche potranno essere autorizzate ad includere le quote nel patrimonio di vigilanza, rafforzandone la base di capitale.

Il ministro Saccomanni ha precisato che le coperture per la cancellazione della seconda rata Imu saranno ‘’a carico del sistema bancario: un terzo verrà coperta dagli anticipi sulle imposizioni del risparmio amministrato e due terzi da anticipi Ires e Irap che sono anticipi a fronte di un aumento delle aliquote del 2014’’.

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