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Il Cdm ha approvato i due Dpcm che danno il via alla privatizzazione delle Poste e dell’Enav. In entrambi i casi si tratta della cessione di quote non di controllo. Lo ha annunciato il premier Enrico Letta. Aggiungendo anche che oltre a Poste ed Enav “quest’anno si faranno altre operazioni di privatizzazione che consentiranno all’Italia di presentare un percorso di riduzione del debito che sarà la prima del nostro Paese dopo 6 anni di crescita continuata“.

La privatizzazione di una quota di Poste avverrà “con l’idea di destinare ai dipendenti della società una parte di queste azioni“.

La valutazione di Poste varierà così tra i 10 e 12 miliardi e la privatizzazione del 40% varierà “tra i 4 e 4,8 miliardi”. Per l’Enav invece, la valutazione sarà di 1,8-2 miliardi, “quindi il 49% che si vuole vendere vale circa 1 miliardo”. Lo ha sottolineato il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni al termine del cdm.

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