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Gli Stati Uniti hanno già “sospeso tutti i legami militari” con Mosca in seguito all’intervento russo in Crimea. Lo ha annunciato il Pentagono.

Tale decisione include anche “le esercitazioni e le riunioni bilaterali, gli scali delle navi e le conferenze di pianificazione militare“. Lo ha detto il portavoce della Difesa americana, contro-ammiraglio John Kirby.

Intanto, il segretario di stato John Kerry sarà a Kiev per mostrare la vicinanza degli Usa alle autorità ad interim ucraine.

Gli Stati Uniti inoltre, hanno anche deciso di sospendere le trattative in corso con la Russia per aumentare gli scambi commerciali e gli investimenti. Lo ha affermato il segretario al Commercio americano, Michael Froman “Alla luce degli eventi in Ucraina, abbiamo sospeso le trattative bilaterali commerciali e di investimento con il governo russo che puntavano a una più stretta collaborazione commerciale”.

Esperti russi dovevano arrivare a Washington per una serie di colloqui dal 3-6 marzo, ma “la visita è irricevibile per gli Stati Uniti“. Questa è stata la risposta data ai rappresentanti del Rosselkhoznadzor, l’autorità alimentare russa, che doveva arrivare negli Usa a negoziare misure fitosanitarie e a parlare dell’adesione del Kazakistan al Wto.

Già nelle scorse ore il presidente americano in una telefonata intercorsa con Vladimir Putin aveva parlato di violazione delle leggi internazionali, riferendosi all’uscita di truppe russe dalle basi in Crimea. E oltre ad annunciare lo stop alla preparazione del vertice dei G8 a Sochi, aveva avvertito che ci sarebbero stati ripercussioni sui rapporti con la Russia qualora il suo presidente non avesse fermato l’intervento militare.

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