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C’è grande disomogeneità tra i servizi sanitari offerti al Nord e al Sud, e per questo, 770mila italiani hanno intrapreso lo scorso anno, il viaggio della speranza.

Partenze che hanno rappresentato per il Nord un surplus di ben 4 miliardi di euro. Migrazioni della ‘salute’ verso gli ospedali del Nord, che comportano alti costi per chi le intraprende. Da spese di viaggio a spese di soggiorno (per almeno un accompagnatore, soprattutto quando si tratta di pazienti che devono sottoporsi a cure e degenze prolungate, come ad esempio i malati oncologici).

Così, degli oltre 770 mila italiani ricoverati nel 2012 in una Regione diversa da quella di appartenenza, il Nord rappresenta il 55,1% della mobilità. Mentre il Meridione, ad eccezione del Molise, presenta un saldo negativo dal punto di vista sanitario.

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