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A Milano presso la ‘Sidreria‘ di via Corelli, due giorni fa, è stato presentato ai commensali un ‘succulento’ menù a base di insetti (insalata di mele con semi di zucca e insetti misti, focaccia con provola affumicata e grilli, polpettine di riso nero e larve, frico al forno con cavallette, risotto con sidro montanaro, salsiccia e vespe, filetto di maialino con Calvados e bachi da seta, budino al cioccolato con menta e scorpioni, caffè e grappa con scorpione ), quando ad un certo punto si è presentata l’Asl che ha sequestrato tutto menù e 50 kg tra api, larve, vespe e altre specie di insetti.

Un sequestro che al momento è solo sanitario, ma potrebbe trasformarsi presto in penale.

Perché, secondo quanto spiegato dal Corriere, per mangiare insetti, ci vuole un certificato che ne attesti la provenienza.

E’ un dovere, dunque, “da parte degli organismi che operano nel settore della prevenzione della nostra salute” sottoporre a sequestro un menù di questo tipo.

Nella Comunità europea non è permesso, infatti, considerare piatti a base di insetti come “novel food”, né tanto meno, c’è qualche legge che ne autorizzi la somministrazione.

Alcuni veterinari, poi, hanno sottolineato al Corsera, che “La valutazione del rischio dell’Istituto zooprofilattico delle Venezie circa gli insetti come alimento annovera numerosi articoli riguardo le qualità nutrizionali sul consumo di insetti ma è carente di documentazione dal punto di vista di sicurezza igienico sanitaria. Gli insetti, come altri alimenti di origine animale, possono essere contaminati da microrganismi, parassiti, contaminanti, residui chimici, nonché possibili reazioni allergiche date dalla composizione degli esoscheletri assimilabile a quella dei crostacei”.

Ma i titolari dell’osteria si sono giustificati con commensali dicendo semplicemente che “E’ la Fao che sostiene che gli insetti sono il nutrimento del futuro”.

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