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Secondo le ultime indiscrezioni sulla morte del piccolo di otto anni Andrea Loris Stival, spuntano nuovi agghiaccianti particolari.

I risultati dell’autopsia rivelano, infatti, che il bambino è stato prima violentato e poi ucciso. Una morte la sua violenta dovuta a un terribile colpo alla testa.

Aperto un fascicolo per omicidio volontario. Per ora, l’indagine è contro ignoti. Il procuratore capo Carmelo Petralia e il sostituto Marco Rota lavorando incessantemente sul caso.

Si raccolgono informazioni, testimonianze, filmati da telecamere a circuito chiuso. Si cerca il bambino in un’auto.

Loris sarebbe morto per mano di qualcuno che conosceva. Al punto da marinare la scuola, e andare via insieme a lui, proprio in auto, perché il luogo dove il suo corpo senza vita è stato trovato, è difficilmente raggiungibile a piedi.

E secondo chi lo conosceva, Andrea Loris era un bambino introverso, non si sarebbe mai allontanato con uno sconosciuto. Intanto gli inquirenti cercano anche il suo zainetto. Quello che il piccolo aveva sulle spalle quando la madre lo ha accompagnato a scuola.

Potrebbe servire a rilevare impronte importanti, una traccia genetica, un segno lasciato dall’assassino. Per questo, i rifiuti di Santa Croce Camerina per alcuni giorni non verranno portati in discarica, dovranno essere prima esaminati.

Gli investigatori, intanto, hanno voluto anche riascoltare il cacciatore che ha scoperto il cadavere del piccolo. Qualcosa a loro non torna. E per questo motivo, sulla sua auto, che hanno sequestrato, si stanno facendo gli opportuni accertamenti.

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