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E’ Sergio Mattarella, 73 anni di Palermo, avvocato e giudice della Corte Costituzionale, il nuovo presidente della Repubblica. E’ stato eletto dal Parlamento in seduta comune alla quarta votazione con 664 preferenze, molte di più dei 505 voti che costituiscono la maggioranza assoluta dei grandi elettori.

Mattarella è un politico di lunga data, formatosi nella Democrazia Cristiana tant’è che è stato più volte Ministro della Difesa, della Pubblica Istruzione e dei Rapporti con il Parlamento, Vicepresidente del Consiglio durante il Governo di Massimo D’Alema (1998-99).

Un fragoroso applauso si è alzato dai banchi del Pd, nel momento in cui si è raggiunto il quorum.

Una standing ovation durata quasi 4 minuti per festeggiare la sua elezione. Finito il battimani, la presidente della Camera Laura Boldrini ha ripreso lo spoglio delle schede.

Il premier del consiglio Matteo Renzi scrive subito su twitter «Buon lavoro, Presidente Mattarella! Viva l’Italia».

Renzi aveva auspicato ieri «la più ampia convergenza» su tale candidato, spiegando che la scelta era «per il bene comune dell’Italia».

Angelino Alfano, dopo un lungo travaglio alla fine lo ha appoggiato, mentre Forza Italia ha confermato scheda bianca.

Queste le parole dell’ex presidente Giorgio Napolitano mentre conversava con i cronisti del Transatlantico: «Conosco Sergio Mattarella sul piano dell’assoluta lealtà, correttezza, sensibilità, competenza istituzionale e certamente dell’imparzialità. Tutte caratteristiche importantissime per disegnare la figura del Capo dello Stato».

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