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Molto presto, se si decide di cambiare operatore telefonico, per godere di condizioni contrattuali migliori, sarà obbligatorio pagare una penale.

La legge 40 del 2007, nota come Legge Bersani l’aveva abolita, ma, ora, con il governo Renzi, torna e più salata di prima.

Sì, perché, secondo il disegno di legge sulla Concorrenza, approvato in data 20 Febbraio 2015 dal Consiglio dei Ministri, “nel caso di risoluzione anticipata […] l’eventuale penale deve essere equa e proporzionata al valore del contratto e alla durata residua della promozione offerta”.

In parole povere, non sarà, più possibile, recedere da un contratto con un operatore telefonico e pagare solo costi tecnici della disattivazione: ma bisognerà accollarsi una penale, il cui importo, sarà calcolato in base al valore dell’accordo e i mesi che restano, secondo quanto fissato alla firma del contratto.

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