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Il 21 aprile esce il nuovo album di inediti di Antonello Venditti.

Nella camera buia che luce che c’è: è la frase chiave dell’album, un prologo e un epilogo, un ritratto dell’età dell’innocenza e, insieme, una dissociazione del presente”.

Il cantautore romano con queste parole racconta il suo ultimo lavoro discografico, Tortuga, nome di un’isola, ma anche del bar di fronte al Giulio Cesare, il liceo romano punto principale nella sua geografia emotiva.

Dal 20/4 a Roma l’artista presenterà il disco negli store Feltrinelli, poi il 5 settembre sarà impegnato con un grande concerto allo Stadio Olimpico di Roma.

“Tortuga”, diciannovesimo lavoro arriva dopo quattro anni dal precedente album “Unica” e la sua pubblicazione è stata anticipata dal singolo “Cosa avevi in mente”: una canzone dotata di grande forza espressiva che il cantautore interpreta con grinta e voce graffiante, con un pizzico di rabbia in più rispetto al passato.

Tortuga è un album digitale: abbiamo prestato molta attenzione all’idea di suono, a quello che oggi posso essere io. Gli arrangiamenti sono complessi, sia orchestrali che rock. Le lavorazioni dell’album sono state un continuo work in progress; l’ultimo testo che ho scritto è stato quello de ‘I ragazzi del Tortuga’: non avrei potuto considerare il disco finito se non ci fosse stata questa canzone, che racchiude in sé tutto, dal rhythm and blues alle ballad, passando per il rock. E’ un brano che per certi versi pare riportare alla luce le sonorità già proposte con ‘Benvenuti in Paradiso’, all’inizio degli anni ’90; le registrazioni di questo pezzo ci hanno fatto divertire molto. Potrebbe essere suonato da una street band, e l’idea di esibirmi per le strade di Roma non mi dispiace affatto: chissà, magari vi farò una sorpresa”.

Ha spiegato Antonello.

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