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Papa Francesco ha ricevuto questa mattina il presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), in vista della canonizzazione di domani, a piazza San Pietro, delle due prime sante palestinesi dell’epoca contemporanea, e dopo la sigla, mercoledì scorso, di un’intesa bilaterale tra Santa Sede e «Stato di Palestina» che regolerà, con un accordo che verrà firmato nel prossimo futuro, lo statuto della Chiesa nel paese mediorientale.

Il Santo Padre ha regalato al leader palestinese un medaglione con impressa la figura dell’Angelo della Pace, commentando: «L’angelo della pace distrugge lo spirito cattivo della guerra. Ho pensato a lei: che lei possa essere un angelo della pace».

Papa Francesco aveva definito Abu Mazen «uomo di pace» durante la sua visita a Betlemme avvenuta nel maggio del 2014, così come aveva definito l’allora presidente israeliano Shimon Peres «uomo di pace» nella successiva tappa tenutasi a Gerusalemme.

Il Pontefice argentino aveva poi invitato entrambi i presidenti ad una veglia di preghiera per la pace, alla quale aveva preso parte anche il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, nei giardini vaticani il successivo otto giugno.

Il colloquio tra il Papa e Mahmoud Abbas è avvenuto a porte chiuse, alla presenza del segretario particolare di Bergoglio per la traduzione italiano-arabo, l’egiziano copto Yoannis Lahzi Gaid, ed è durato venti minuti.

Il presidente palestinese ha successivamente incontrato il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da mons. Paul Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.

«Nel corso dei cordiali colloqui – come sottolinea la nota diramata a conclusione dalla sala stampa vaticana – è stata manifestata grande soddisfazione per l’intesa raggiunta sul testo di un Accordo comprensivo tra le Parti circa alcuni aspetti essenziali della vita e dell’attività della Chiesa cattolica in Palestina, che sarà firmato in un futuro prossimo. Successivamente, si è parlato del processo di pace con Israele, esprimendo l’auspicio che si possano riprendere i negoziati diretti tra le Parti per trovare una soluzione giusta e duratura al conflitto. A tale scopo si è ribadito l’augurio che, con il sostegno della Comunità internazionale, Israeliani e Palestinesi prendano con determinazione decisioni coraggiose a favore della pace. Infine, con riferimento ai conflitti che affliggono il Medio Oriente, nel riaffermare l’importanza di combattere il terrorismo, è stata sottolineata la necessità del dialogo interreligioso».

Mahmoud Abbas ha incontrato nella giornata di ieri anche premier italiano Matteo Renzi e il presidente Sergio Mattarella. Sarà presente domani alla canonizzazione di due beate palestinesi, «per la quale ha ringraziato il Santo Padre».

Si tratta di Maria Alfonsina Danil Ghattas e Maria di Gesù Crocifisso, le prime due sante palestinese dell’epoca moderna, che il Papa domani canonizzerà insieme alle beate Giovanna Emilia De Villeneuve e Maria Cristina dell’Immacolata Concezione.

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