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A Cannes è stato ieri il grande giorno di “Mia madre”, il film di Nanni Moretti che riporta il grande regista italiano sul grande schermo, a distanza di quattro anni dall’ultimo film “Habemus Papam”.

Tra i protagonisti oltre al regista stesso, anche la bravissima Margherita Buy e l’attore e regista partenopeo John Turturro: “Margherita è il mio alter ego“, dice Moretti, “mi sento molto vicino al suo personaggio”.

In sala si ride, si piange e alla fine si applaude per 10 minuti. Lui visibilmente emozionato. Il film piace.

Moretti è rilassato e disteso e dice: “La platea internazionale vede il mio film e basta e lo si giudica per quel che è. Non ci sono interferenze come accade in Italia dove oltre al mio film entra in ballo il mio personaggio pubblico, le mie posizioni politiche, le interviste che do’, il tasso di simpatia/antipatia, il calore o la freddezza verso i giornalisti. In Italia ci sono tanti elementi in più quando si vede un mio film, qui è un film e basta”.

La storia è quella di due fratelli, Giovanni (Moretti), un ingegnere in crisi con se stesso, che si è licenziato e di Margherita (Buy), una regista in crisi creativa che sta girando un film con protagonista un attore americano (Turturro) e che vive in una costante situazione di “scollamento” e di “inadeguatezza” nelle relazioni pubbliche e in quelle private. Entrambi accompagnano la madre malata (Giulia Lazzarini) alla morte.

Un film autobiografico che parla di dolore, di perdite, di crisi esistenziali, riproponendo tutto il Moretti e qualcosa in più.

Moretti perse la madre, professoressa di lettere, come il personaggio interpretato dalla Lazzarini, durante le riprese di questo ultimo film.

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