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È stata inaugurata ieri, lunedì 25 maggio, dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini la mostra intitolata ‘Pompei e l’Europa. 1748-1943‘ allestita a Napoli presso il Museo Archeologico Nazionale e a Pompei con una sezione chiamata ‘Rapiti alla morte. I calchi – La fotografia’.

Una bellissima mostra aperta al pubblico da mercoledì 27 maggio a lunedì 2 novembre 2015.

Un importante progetto espositivo che vuole raccontare quale sia stata la suggestione suscitata dagli scavi di Pompei su tanti artisti, pittori, scultori anche stranieri, in un periodo che va dall’inizio degli scavi risalenti al 1748, al bombardamento del 1943.

Oltre 200 opere provenienti da musei italiani e stranieri, in cui è possibile trovare opere di Picasso come ‘Deux femmes courants sur la plage‘ (1922) o di Giorgio De Chirico Gladiatori (1927).

Un continuo rinvio tra opere, affreschi, statue e reperti originari, quadri, sculture, porcellane, stampe e fotografie d’epoca, questo il leitmotiv della mostra, dove ci sono anche opere come “Une Trouvaille a’ Pompei” risalente al 1863, uno splendido bronzo arrivato dal museo d’Orsay di Hippolyte Moulin.

Ma non è tutto. All’interno dell’anfiteatro dell’area archeologica di Pompei, è possibile trovare anche una grande piramide, realizzata dall’Architetto Francesco Venezia, che a molti non è piaciuta, perché non c’entra molto con la storia e l’arte di Pompei, al contrario, invece, sono esposti 20 nuovi calchi recentemente restaurati delle vittime dell’eruzione del Vesuvio che colpì la città nel lontano 79 d.C.

La mostra al Mann è aperta tutti i giorni (ore 9-19.30, chiusura settimanale: martedì), il biglietto di ingresso è di 13 euro (ridotto 9).

Catalogo e organizzazione sono a cura di Electa Mondadori.

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