A 70 anni di distanza dall’uscita di “Roma città aperta” di Rossellini, il Museo Nazionale del Cinema di Torino apre una bellissima mostra sul neorealismo, nato nel dopoguerra e divenuto uno dei momenti più importanti ed amati del nostro cinema.
La mostra aperta sino al prossimo 29 novembre, intitolata “Cinema Neorealista – Lo splendore del vero nell’Italia del Dopoguerra“, mette insieme oltre 180, tra fotografie e documenti, 15 manifesti d’epoca, e 23 monitor con sequenze tratte da 55 film di De Sica, Visconti, Lattuada, De Santis, Lizzani e degli sceneggiatori Suso Cecchi D’Amico e Cesare Zavattini.
Si ripercorrono le tappe più significative dell’età dell’oro del cinema italiano: dall’influenza di alcune esperienze anticipatrici degli Anni Trenta e dei primi Anni Quaranta, passando per le figure centrali del neorealismo, i principali collaboratori, per arrivare sino all’eredità neorealista rintracciabile in numerosi film di autori del cinema contemporaneo di tutto il mondo.