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herman nitsch
«Ma quale arte, è solo spaccio di sangue». Non si placa la bufera contro Hermann Nitsch e la sua mostra intitolata “Das Orgien Mystherien Theater”, in apertura il prossimo 10 luglio ai Cantieri Culturali, Zisa di Palermo, curata dallo stesso Nitsch, con Giuseppe Morra e Michel Blancsubé, in allestimento fino al prossimo 20 settembre con ingresso gratuito.

L’artista austriaco sceglie per le sue opere immagini molto forti: animali mutilati, squartati o crocifissi e il loro stesso sangue.

Espressione di arte violenta, secondo tanti da censurare, soprattutto da chi con gli animali ci convive, li ama e li difende.

La mostra era stata inizialmente organizzata a Città del Messico poi una petizione l’ha bloccata.

Molto probabilmente, accadrà lo stesso anche in Italia. Partita una petizione per bloccarla, che ha già raccolto 60mila firme.

Ma l’artista non ci sta, e assicura: «Io amo gli animali più di tutto». Ma «sono un drammaturgo e lavoro ad una nuova forma d’opera d’arte totale» e «un drammaturgo non può non confrontarsi col tragico, con la morte».

«Ho acquistato la carne per le mie azioni nei macelli e gli animali erano già stati macellati a scopo alimentare prima della mia azione».

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