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rapina in casa
È caccia all’uomo in tutto il Nord Italia. Si cercano i due complici del rapinatore ucciso, ieri sera, in una villetta della frazione Lucino di Rodano, in provincia di Milano, da un commerciante di gioielli, durante una rapina finita poi in sparatoria.

I carabinieri del Comando provinciale di Milano, che indagano sul fatto hanno esteso la ricerca in tutte le direzioni di fuga, coordinati dal pm di Milano Grazia Colacicco.

Secondo quanto riferito dall’imprenditore, Rodolfo Colazzo, i tre rapinatori parlavano italiano ma avevano un accento straniero, dell’Est Europa. Non lontano dalla villetta era parcheggiata una Golf che risulterebbe essere stata rubata ma al momento non si hanno ancora conferme che possa essere stata usata proprio dai rapinatori.

Il bandito rimasto ucciso si è scoperto un pericoloso ricercato. Valentin Frrokaj, questo il suo nome, è un albanese di 37 anni, era già noto alle forze dell’ordine per alcuni rocamboleschi fatti di cronaca e criminalità.

Rodolfo Corazzo è arrivato a casa sua con un motorino poco prima delle 21. Nell’oltrepassare il cancello – secondo quanto egli stesso ha dichiarato ai carabinieri – è stato aggredito alle spalle da tre persone, che lo hanno colpito con pugni e schiaffi al volto e al collo. Lo hanno strattonato e costretto ad aprire la porta di casa, a spegnere le telecamere a circuito chiuso della sua villetta a due piani, in via Matteotti.

In casa è scoppiato il conflitto a fuoco, la dinamica ancora da chiarire. Servono ulteriori accertamenti, ma sembra che le armi utilizzate nella sparatoria siano tutte di Corazzo, che le deteneva legalmente. Il padrone di casa si occuperebbe infatti di televendite di gioielli e girerebbe abitualmente armato.

Dopo un primo colpo sparato in aria dal commerciante, uno dei rapinatori avrebbe reagito e risposto al fuoco. A quel punto il malvivente, di una trentina d’anni, sarebbe stato centrato da una pallottola e sarebbe morto sul colpo. I suoi complici sarebbero riusciti a scappare.

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