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discorso presidente matatrella fine anno
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il suo primo discorso di fine anno agli italiani, su reti unificate, sceglie una atmosfera più familiare, di cittadino tra i suoi concittadini. Rompendo gli schemi tradizionali abbandona le stanze ufficiali del Quirinale per parlare agli italiani seduto su di una sedia del salotto dei suoi appartamenti privati, al terzo piano.

Il messaggio è di vicinanza: Mattarella vuol dare l’opportunità agli italiani di entrare direttamente nella casa del Presidente.

Sullo sfondo, in primo piano, le bandiere dell’Italia, dell’Europa e della presidenza della Repubblica. Poco più dietro, una rosa di Natale e un tavolo con sopra una campana di vetro contenente un presepio artistico, della tradizione napoletana.

Al centro del suo discorso l’ambiente, l’emergenza smog, l’evasione fiscale, il piccolo Aylan e le tante donne e uomini che sono alla ricerca di un futuro migliore” che muoiono in mare, purtroppo nell’indifferenza”.

Niente politica. Il capo dello dello Stato parla soprattutto di ”lavoro” che manca ”ancora purtroppo, a troppi nostri giovani”.

“Dobbiamo diventare un Paese meno ingessato e con maggiore mobilità sociale” mentre in Italia “i giovani che provengono da alcuni ambienti sociali o da alcune regioni hanno più opportunità”. “Le diseguaglianze – sottolinea il presidente – rendono più fragile l’economia e le discriminazioni aumentano le sofferenze di chi è in difficoltà”.

“Il lavoro manca soprattutto nel Mezzogiorno. Si tratta di una questione nazionale. Senza una crescita del Meridione, l’intero Paese resterà indietro”.

Un discorso dedicato alle ”principali difficoltà e alle principali speranze della vita di ogni giorno”.

Poi un riferimento al santo Padre, visto come guida, come esempio per tutti.

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