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Nella consueta diretta #matteorisponde di ogni mercoledì, nella quale il premier Renzi dialoga sui social network con i cittadini, rispondendo alle loro domande, ha annunciato ieri alcune novità: «Ci siamo impegnati a intervenire» sul dossier delle pensioni «nella Legge di stabilità 2017»; riduzione delle aliquote Irpef, riorganizzazione di Equitalia e abolire il bollo auto.

Il meccanismo di flessibilità delle pensioni «si chiamerà Ape: c’è già il simbolo e il logo. Ci sta lavorando Nannicini: con la stabilità del 2017 si potrà anticipare, con una decurtazione economica, l’ingresso in pensione solo per un certo periodo di tempo» ha spiegato: «Ci stiamo lavorando con i sindacati, i datori di lavoro, l’Unione europea. Il meccanismo va incontro a quelli nati nel 51-53», penalizzati dall’aumento dell’età delle pensioni.

E a seguire la possibilità di lasciare il lavoro con un anticipo fino a quattro anni prima rispetto ai requisiti di oggi previsti ed una penalizzazione massima dell’8% (2% per ogni anno di anticipo). «Crediamo che questo sia l’anno giusto. Abbiamo aspettato, crediamo che questo sia il momento per affrontare il tema della flessibilità in uscita», ha aggiunto Damiano, intervenendo alla presentazione della petizione promossa dall’associazione Lavoro&Welfare a sostegno di questa proposta di legge, «un fatto importante di partecipazione».

E sulla domanda riguardante il fisco, Renzi ha anticipato “Abbiamo iniziato con gli 80 euro. L’ideale sarebbe ridurre le fasce Irpef, che sono cinque. Nel programma del centrosinistra 2013 c’erano due sole aliquote. Alla fine dovremo trovare il modo di avere quattrini su questo. Spero che riusciremo a farlo»

Infine nel corso della diretta è arrivato a parlare del bollo auto e della sua ebolizione « aumentando in misura ragionevole le accise non è una cattiva idea, ma intelligente e dall’utilità concreta perché in questo caso pagherebbe solo chi usa, consuma, inquina» e di modifiche alla società di riscossione Equitalia,c he non si sa ancora se saranno a beneficio o meno dei contribuenti.

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