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attentato nizza
Per Francia e Nizza il giorno della celebrazione della Presa della Bastiglia, festa nazionale, 14 luglio, si è trasformato in un giorno di dolore, terrore e di sangue: un nuovo attacco terroristico, con almeno 84 i morti e un centinaio di feriti di cui 18 in condizioni gravissime.

La folla stava assistendo ai fuochi di artificio sulla Promenade des Anglais, il lungomare di Nizza quando intorno alle ore 22.30 di ieri sera un camion si è lanciato all’impazzata sulla folla.

Testimoni raccontano di alcuni colpi di fuoco sparati dalla Polizia per fermare il camion nella sua corsa impazzita, lunga oltre due chilometri, e spari anche da parte del conducente del mezzo.

Un tir bianco che ha travolto almeno due cordoni di sicurezza, lanciandosi a zig zag sulla folla che non riusciva a rendersi conto, anche per colpa della musica alta, di quanto stesse succedendo.

La prefettura delle Alpi Marittime ha evocato subito un attentato di natura terroristica, chiedendo agli abitanti di Nizza di rimanere chiusi in casa. Gendarmi hanno allertato i clienti dei numerosi bar aperti sul lungomare, chiedendo loro di non uscire e di restare barricati nei locali seguendo tutte le indicazioni impartite dalle autorità.

L’attentatore è stato ucciso è di origini franco-tunisine.

La console italiana: “Ho visto il camion sulla folla” – Tra i testimoni di quanto accaduto c’è anche il console italiano a Nizza, Serena Lippi. “Pochi istanti prima ero alla Promenade des Anglais, ho visto tutto: il camion ad altissima velocità che andava contro la folla, le persone schiacciate, gli spari. Mi sono salvata solo perché ho deciso di vedere i fuochi da casa. Ho chiamato immediatamente il Prefetto che mi ha detto di non muovermi da casa. Poi ho allertato la Farnesina”.

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