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gigi dalessio
Gigi D’Alessio avrebbe debiti che superano il numero dei dischi venduti. Ipoteche, pignoramenti su beni patrimoniali: 25 milioni di euro contro 20 milioni e un debito di 200 mila euro con l’amica Valeria Marini, con la quale dovrebbe firmare a giorni un accordo da 30 mila euro e rate mensili da 5 milioni.

A raccontarlo è il cantante stesso al ‘Corriere della Sera’.

“Prima di trovarmi, anzi di mettermi in questa situazione – spiega – ero l’uomo più sereno del mondo. Canterò e farò concerti a lungo perché sono felice quando riesco a dare emozioni. E pazienza se almeno per i prossimi 15 anni canterò anche per pagarmi i debiti”.

Il cantautore italiano, 49 anni, secondo quanto riportato da il quotidiano di via Solferino, sta definendo una serie di piani per restituire tutti i soldi che sono parzialmente dovuti a una serie di affari finiti male, anche per colpa altrui.

Come nel caso della società che D’Alessio aveva con l’ex marito della Marini, Giovanni Cottone, con la quale aveva pensato di riportare in Italia il marchio Lambretta: “Onorerò gli impegni – dice D’Alessio – in attesa che qualcun altro (Cottone, ndr) onori i suoi nei miei confronti. Perché io, in questa storia, sono vittima non il carnefice”.

D’Alessio, nonostante una brillante carriera artistica, deve fare i conti con Unicredit, Popolare Milano, Mps, altre banche creditrici, il leasing Unicredit per la Ferrari California cabrio o la transazione da 300 mila euro con la Bmw per un’altra supercar, che gli hanno ipotecato l’intero patrimonio immobiliare e pignorata ogni fonte di reddito.

“Sono anni che sto lottando per riemergere da questa situazione” afferma il cantante. Anche a Mondadori, Mediaset, Siae e Sony, per D’Alessio fonti di reddito, è stato notificato un decreto ingiuntivo con pignoramento presso terzi per il debito con Valeria Marini. E mentre l’avvocato e socio del cantante, Antonio Albo, fa sapere che “con Unicredit abbiamo definito ogni cosa, una transazione tombale, e con Bpm ci siamo scambiati una bozza di transazione” Unicredit Leasing ha pignorato tutte le somme della Siae. Situazione che, secondo il ‘Corriere della Sera’, potrebbe portare il cantante a trasferire alla startup Soundreef la gestione delle royalty.

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