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Raggiunto l’accordo tra quasi tutti i sindacati della scuola e il ministro dell’Istruzione, sulla mobilità degli insegnanti nell’anno scolastico 2017/2018.

Un accordo che si concretizzerà definitivamente con il CCNI riguardante la mobilità per l’anno scolastico 2017/2018. Il passaggio di una parte dell’organico di fatto in organico di diritto che comporterà una variazione dell’organico della scuola.

Previsto per tutti i docenti lo svincolo dall’obbligo di permanenza triennale nel proprio ambito o nella propria scuola. Una misura straordinaria visto che resta fermo l’obiettivo prioritario, chiaramente indicato dalla legge 107, della continuità didattica. Il personale docente potrà finalmente esprimere fino a 15 preferenze.

L’intesa del 29 dicembre ha stabilito infatti che il 60% dei posti disponibili sarà assegnato alle nuove assunzioni, il 30% alla mobilità, il 10% alla mobilità professionale.

Altre novità riguarderanno le modifiche avvenute nella valutazione del servizio pre-ruolo che dovrebbe essere equiparato a quello di ruolo e nel caso in cui questa notizia dovesse essere confermata avrà sicuramente degli effetti positivi per i docenti con un lungo percorso di precariato, mentre potrebbe rivelarsi penalizzante per coloro i quali hanno meno anni di servizio pre- ruolo e il cui punteggio potrebbe non subire grandi modifiche.

Il passaggio da titolarità di ambito a titolarità di scuola, fondato su principi di imparzialità e trasparenza, sarà regolamentato in un parallelo specifico percorso di contrattazione.

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